Huffpost weekend: tra consigli e ricette di Zeppole di San Giuseppe - HuffPost Italia

2022-12-20 13:49:12 By : Mr. Zhishan Yao

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Pulizie di primavera: secondo il New York Times dovremmo farle al nostro cervello innanzitutto. Perché dopo il Covid e la guerra in Ucraina (inflazione e aumento dei costi in generale), quello che serve soprattutto ora è trovare un po' di normalità. Una nuova normalità, che ovviamente non consiste nel chiudere occhi e orecchie su quello che succede intorno a noi, ma focalizzarsi almeno per un po' di tempo su altre cose, quelle che portano se non un po' di gioia, almeno una ventata di serenità. L'ultima settimana grigia, non è certo stata d'aiuto. Ma forse questo weekend potremmo cominciare a cercare un po' di serenità. Proviamoci.

Un piatto che fa casa, che consola. Per la Festa del Papà le Zeppole di San Giuseppe fritte. Per prepararle nel modo corretto abbiamo chiesto aiuto a Luca Perego, che avevamo già incontrato per l'uscita del suo libro di ricette "Lucake, il mio manuale di pasticceria per tutti" nato con l'obiettivo di portare la pasticceria professionale nelle case di tutti. Ecco la ricetta che ci darà modo di metterci alla prova, dal suo blog. Qui la potete vedere preparata direttamente da lui.

Per la pasta choux: 100 g di acqua, 100 g di latte, 70 g di burro, 180 g di farina 00, 210/220 g di uova (circa 4 uova medie), un pizzico di sale

Per la crema pasticcera, da preparare in anticipo: 500 g di latte, 150 g di zucchero, 100 g di tuorlo (circa 5-6 tuorli), 25 g di amido di mais (maizena) (30 g per una crema più densa), 20 g di amido di riso (25 g per una crema più densa), 30 g di burro, 1 scorza di limone, 1 stecca di vaniglia, un pizzico di cannella in polvere (facoltativa), un pizzico di sale. (Qui il procedimento)

Procedimento per le zeppole Per la pasta choux mettere a bollire in un pentolino l’acqua, il latte, il burro e il pizzico di sale. Quando il composto bollirà, aggiungere nel pentolino la farina precedentemente setacciata. Continuare a mescolare energicamente fino a che la farina verrà assorbita dagli ingredienti liquidi, formando così un impasto denso. Mescolare sul fuoco questo composto per 2-3 minuti. Si capirà che il composto sarà pronto quando sul fondo della pentola inizierà a formarsi una crosticina bianca e sottile.  Togliere l’impasto dalla pentola e metterlo in planetaria con il gancio a foglia, oppure in una ciotola con il cucchiaio di legno, mescolare a mano e continuare a girarlo finché si sarà intiepidito e fino a che non si vedrà più il fumo, provocato dal calore della pasta, uscire dalla ciotola. Quando l’impasto si sarà raffreddato, aggiungere nella planetaria in movimento, o nella ciotola con il cucchiaio di legno, le uova una alla volta. Continuare a impastare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo, dopo di che spegnere la planetaria.

Tagliare dei quadrati di carta da forno di 12×12 cm. Disegnare su ciascun quadrato dei cerchi del diametro di 7 cm. Prendere una sac à poche con bocchetta rigata con un foro di circa 10 mm, riempirla con l’impasto e formare delle piccole ciambelle, seguendo la linea dei dischi per far sì che restino tutte uguali e proporzionate. Le zeppole dovranno essere formate da un giro e mezzo di impasto, dove il primo giro seguirà la linea disegnata sul quadrato di carta da forno e dovrete crearlo premendo molto la sac à poche di modo che venga un anello molto spesso poi proseguite con mezzo giro più sottile, premendo meno la sac à poche, e disponendolo leggermente verso l’interno, lasciando sempre un piccolo foro al centro.

Per la frittura. Scaldare l’olio in una pentola, o in friggitrice, e portarlo alla temperatura di 170°. Immergere, rivolte verso il fondo della pentola, le zeppole ancora attaccate alla carta da forno che resta invece in superficie per qualche secondo al fine di poterla poi staccare e rimuovere facilmente con l’aiuto di una pinza da cucina. Friggere le zeppole per 6/7 minuti e con l’aiuto di una schiumarola, o con due forchette, tenerle girate per fare cuocere entrambi i lati. Una volta che saranno cotte e dorate, facendo attenzione, toglierle dall’olio con l’aiuto di una schiumarola e metterle ad asciugare su della carta assorbente.

Lasciare raffreddare e successivamente spolverarle con zucchero a velo. Prendere la crema pasticcera, travasarla in una ciotola e lavorarla con uno sbattitore elettrico, o con una frusta a mano, per farla tornare liscia a cremosa, in questo modo perderà la consistenza densa e gelatinosa acquisita durante il riposo in frigo. Versare la crema all’interno di una sac à poche con bocchetta rigata, con foro di circa 10 mm, per creare dei piccoli riccioli di crema in cima ad ogni zeppola, coprendo il foro centrale. Disporre sopra ogni ciuffo di crema un’amarena ben sgocciolata. Le zeppole sono pronte per essere servite. Una cosa da leggere (anzi due)

È un piccolo libro ma ricco di poesia. Andrea Bajani "L'amore viene prima" (Feltrinelli). È il punto di vista di un papà, ci racconta la sua devozione, in 48 poesie che sbloccano ricordi. È l'inizio di tutte quelle sconcertanti, emozionanti sorprese che un figlio o una figlia ci regalano. Per capire: “Da quattro giorni sei curioso, il petto, soprattutto il mio, è sempre in condizione necessaria ma non più sufficiente. La tua testa deve svettare oltre l’incavo del collo: sono il tuo primo belvedere, il davanzale da cui osservi il mondo alle mie spalle. Guardare con la schiena è adesso il mio nuovo modo di vedere”.

Un bel lavoro introspettivo è quello che può ispirare il nuovo libro di Daria Bignardi, "Libri che mi hanno rovinato la vita" (Einaudi) . Non è facile recuperare i titoli dei libri che ci hanno fatto soffrire e che in qualche modo ci hanno cambiato la vita, soprattutto in negativo. Non so voi, ma io ricordo meglio quelli che mi hanno aiutato dopo una delusione d'amore o in un momento in cui avevo bisogno di cambiare qualcosa nella mia vita. Quelli che in qualche modo mi hanno permesso di svoltare in positivo. Una cosa da vedere Una semplice domanda. Su Netflix, dal 18 marzo, è il nuovo programma di Alessandro Cattelan. La terza puntata, con l'intervista a Gianluca Vialli è la mia preferita. Ma mi piace anche lo stile scelto dal conduttore per mettere insieme pensieri personali e storie. È un programma molto gentile, ce n'è il bisogno soprattutto ora.  Mi sono segnata una frase che Vialli dice a Cattelan: "Sono convinto che i nostri figli seguano il nostro esempio. So di avere meno tempo per essere un esempio, probabilmente non morirò di vecchiaia. E allora cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale guardi la vita, cerco di spiegare loro che non ti devi dare delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, devi cercare di migliorarti ogni giorno, devi ridere spesso, devi aiutare gli altri. Secondo me questo è un po' il segreto della felicità".

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