Trasformare la plastica in semplice schiuma: ecco come

2022-12-20 14:39:20 By : Ms. Sherly Woo

Sulle pagine di Physics of Fluids, i ricercatori della Canterbury University in Nuova Zelanda, hanno pubblicato uno studio in cui mostrano di aver sviluppato una tecnica per trasformare coltelli, cucchiai e forchette di plastica biodegradabile in una schiuma che può essere utilizzata come isolante nelle pareti o nei dispositivi di galleggiamento.

I ricercatori hanno collocato gli utensili di plastica in una camera piena di anidride carbonica, ed aumentato la pressione finché il gas non fosse disciolto in tutto il materiale. Una volta rilasciata la pressione nell'ambiente, il diossido di carbonio si è espanso all'interno della plastica creando la schiuma, allo stesso modo in cui aprendo una lattina di soda viene rilasciata la carbonatazione.

"Modificando temperatura e pressione, c'è una finestra di esercizio dove possiamo creare ottime schiume. Non funziona però ad ogni condizione, abbiamo dovuto infatti capire quali fossero i valori migliori di temperatura e pressione per trasformare quelle plastiche in schiume" ha affermato l'autore dello studio Heon Park.

Ogni volta che la plastica viene riciclata perde un po' della sua resistenza. Un cucchiaio biodegradabile ad esempio, dopo essere stato riciclato un paio di volte, potrebbe rompersi al successivo utilizzo. Le schiume invece sono un materiale virtualmente ideale poiché non necessitano di resistenza specifica in molte delle loro applicazioni.

Le schiume voluminose ad esempio, con sacche d'aria grandi ed abbondanti, sono molto indicate per le boe. Questi processi, che potranno essere implementati su larga scala anche su altre tipologie di prodotti, rappresenteranno una minaccia minore per l'ambiente garantendo una presenza minore di plastiche negli oceani e nelle discariche.

Rendere riciclabile la plastica biodegradabile potrebbe quindi aiutare a combattere ulteriormente l'inquinamento globale. Sarebbe infatti molto più produttivo se il materiale venisse riutilizzato più e più volte, invece di attendere che si decomponga lentamente in natura.

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